Audioguida Napoli – Castel Dell’Ovo

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Situato tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope, Castel dell’Ovo, Castrum Ovi in latino, è il castello più antico di Napoli. Sorge sull’isolotto di Megaride, costituito da due scogli uniti tra di loro. Fu qui che sbarcarono i Cumani (di origine greca) a metà del VII secolo a.C., per poi fondare sul retrostante Monte Echia la città di Partenope, primo nome dell’insediamento.

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La leggenda vuole infatti che proprio su questo approdo finisse esanime il corpo della sirena Partenope. Il mito racconta che questa sirena si sarebbe abbandonata alla morte a causa dell’astuzia di Ulisse, che riuscì a sfuggire al potere del suo canto.

In epoca romana, sull’isolotto e sul Monte Echia, fu costruita la celebre villa di Lucio Licinio Lucullo, nel I secolo a.C. L’area poi, a cavallo tra il V e il VI secolo d.C., divenne sede del monastero dei monaci basiliani. Di questo periodo rimane l’antica Chiesa del Salvatore all’interno della struttura: si tratta dello spazio più antico del castello ancora identificabile.

I Saraceni

Nell’872, sull’isolotto, i Saraceni imprigionarono il vescovo di Napoli, ma lo sforzo congiunto delle flotte del Ducato di Napoli e della Repubblica di Amalfi permise la liberazione del vescovo e la cacciata dei musulmani. Il complesso conventuale venne però raso al suolo.

La costruzione del castello ha inizio solo in epoca medievale, quando Ruggero il Normanno, nel 1140, conquista Napoli e sceglie lo scoglio di Megaride per la costruzione di un complesso difensivo, ponendo le basi della struttura con la Torre di Normandia.

Successivamente, nel 1222, Federico II fa ampliare la struttura edificando altre torri, al fine di fortificare maggiormente la città. In questo periodo il castello affianca alla funzione militare anche quella di residenza e prigione di Stato.

L’aspetto attuale del Castel dell’Ovo è quello determinato dalla ristrutturazione effettuata nell’epoca vicereale spagnola, dopo i danni subiti nell’assedio del 1503, in conseguenza all’attacco di Ferdinando II d’Aragona.

Alla fine del 1800, al di fuori della cinta muraria, fu realizzato un borgo di pescatori: l’attuale Borgo Marinari.

Curiosità sul nome del castello

Secondo un racconto popolare, il nome del castello è strettamente legato al poeta latino Virgilio, noto nel periodo medievale non solo per le opere letterarie, ma anche perché ritenuto un mago. Secondo la tradizione, Virgilio avrebbe nascosto, all’interno di una gabbia nei sotterranei delle mura, un uovo magico. Si credeva che finché l’uovo fosse rimasto intatto, Castel dell’Ovo non sarebbe mai caduto e avrebbe garantito protezione alla città.

Dalla celebre e antica leggenda napoletana di epoca medievale deriverebbe il nome di Castel dell’Ovo.

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Foto di Vincenzo de Simone