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Tropea, incastonata su un promontorio roccioso lungo la costa tirrenica calabrese, è una città di rilevanza storica e culturale, crocevia di civiltà e tradizioni. La sua posizione strategica ha favorito, fin dall’antichità, lo sviluppo di insediamenti e attività commerciali, rendendola un punto di riferimento nel Mediterraneo. Il mito di Ercole, che avrebbe fondato una delle sue “porte” proprio a Tropea, pur privo di fondamento storico, contribuisce a definire l’identità mitica del territorio.
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In epoca romana
Tropea era probabilmente sede di un piccolo insediamento costiero, funzionale alle rotte commerciali. Con l’arrivo dei Bizantini, la città assume un ruolo religioso e amministrativo, diventando sede vescovile e sviluppandosi attorno al nucleo alto del promontorio. Durante il periodo normanno (XI-XII secolo), Tropea viene integrata nel sistema feudale del Regno di Sicilia: si rafforzano le difese urbane e si costruiscono edifici religiosi, tra cui la Cattedrale, ancora oggi monumento simbolo.
Le successive dominazioni sveva, angioina e aragonese
arricchiscono la città di palazzi nobiliari, chiese e conventi, consolidando il suo ruolo culturale e amministrativo. In età moderna, Tropea si distingue per la vocazione agricola e commerciale, con la produzione di olio, vino e la celebre cipolla rossa. Il centro storico mantiene una struttura compatta, con portali scolpiti, balconi in ferro battuto e cortili che riflettono la stratificazione sociale e architettonica.
Il terremoto del 1783 provoca gravi danni, avviando una fase di ricostruzione che modifica l’assetto urbano. Nel XIX secolo, pur perdendo centralità amministrativa, Tropea conserva una forte identità culturale, anche grazie a figure come il filosofo Pasquale Galluppi. Oggi è una delle mete turistiche più rinomate della Calabria, capace di coniugare storia, natura e tradizioni.
Il centro storico medievale
sviluppatosi tra l’alto medioevo e l’età moderna, presenta una maglia viaria irregolare, edifici civili e religiosi di varie epoche, e testimonianze architettoniche come bifore, stemmi nobiliari e portali scolpiti. Le fortificazioni e i punti di osservazione attestano il ruolo strategico della città. Tra gli edifici religiosi spiccano la Cattedrale di Maria Santissima di Romania e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, custodi di arte e spiritualità.


